Quei bravi ragazzi del 12 aprile….

tute blùChiariamo una cosa…Nella vita si può scegliere che cosa essere… Se si diventa poliziotto si accetta di difendere le istituzioni repubblicane, i politici e lo stato borghese. In questo non c’è nulla di onorevole, si tratta soltanto di uno scambio di prestazione in cambio di salario, un patto per corrispettivo, un banale rapporto di lavoro, un contratto come tutti gli altri. Nel momento in cui pezzenti, senza casa, migranti, giovani precari, disoccupati, studenti decidono di scendere in piazza per esprimere la loro rabbia rispetto ad un barbaro sistema capitalista che li vuole sempre di più in miseria, nell’assedio ai responsabili delle politiche affamatrici imposte dalla troika e nell’esplosione della sacrosanta collera sociale, diventa inevitabile lo scontro con la polizia. Le forze armate dello stato, infatti, esercitano per conto di chi governa il monopolio della violenza legale nei fatti sempre rivolto a reprimere il dissenso dei poveri che cercano di ribellarsi contro i ricchi detentori del potere.Se poi un ministro segretario di un partito di mafiosi, corrotti e poltronari, inveisce sui “bravi ragazzi” dei 12 aprile che lottano contro l’austeriy, mentre candida al sud condannati per mafia e ruberie milionarie come Cesa e Scopelliti, si ha la prova provata di quanto sia auspicabile che i poliziotti prendano più mazzate possibili. Perchè è proprio grazie alle forze dell’ordine borghese che i vari Renzi, Alfano, Scopelliti, Schifani, Salvini, Lupi, ect…ect..godono dei privilegi e dell’autorità necessaria per decidere sulla vita di milioni di persone. Sono le polizie che servono lo stato preservandone il sistema d’oppressione e sfruttamento.

Quei “bravi ragazzi” o peggio “gli sbarbatelli figli di papà con la villa a Courmayeur” da rinchiudere e buttare via la chiave, per dirla con le parole di Matteo Salvini, secondo il quale i veneti che avevano costruito un carro armato nella stalla erano invece solo degli onesti ed innocenti padri di famiglia, altro non sono che giovani precari incazzati scesi in piazza il 12 aprile con coraggio, rabbia e generosità per il diritto ad avere una casa, un reddito ed una vita dignitosa contro questo sistema economico e di potere che si fonda proprio sulla repressione e l’ingiustizia sociale. Il nostro brutto Afano ministro dell’interno e capo di uno squallido comitato d’affari, di una banda di tossici da poltrone da occupare, al governo da più di un quinquennio dopo aver attraversato ben quattro esecutivi, è lo stesso che non riesce e non vuole estradare il mafioso Dellutri latitante in Libano. E’ colui che ha appena rinnovato l’alleanza con Casini, ,personaggio biblico da prima repubblica abbarbicato al potere da secoli ormai ed a sua volta cognato del noto palazzinaro Caltagirone. L’attuale ministro dell’interno è il segretario dello stesso partito di Nunzia di Girolamo ras della sanità beneventana e delle larghe intese, dei fratelli cinghiale Gentile, di quel Giuseppe Scopelliti noto mafioso ed ancora presidente di regione che dopo aver fatto sparire 170 milioni di euro ed aver fatto “suicidare” la sua fidata collaboratrice Orsola Fallara ai tempi del mitico modello reggio, viene candidato impunemente e senza vergogna dal nuovo centro destra alle prossime europee..Questo losco figuro tale Angelino Alfano ex delfino di Silvio Berlusconi, responsabile della vergogna dei cie e dello stato disumano in cui sono costretti a vivere i detenuti di questo paese, ora si scaglia contro “i bravi ragazzi” del 12 aprile svelando ancora di più l’arroganza del potere politico in Italia. Intanto Silvio Berlusconi dopo aver frodato il fisco per milioni e milioni di euro se la cava con quattro ore alla settimana di assistenza agli anziani suoi coetanei, mentre quattro giovani precari, studenti e disoccupati, quattro compagni, sono tuttora agli arresti domiciliari in seguito a diversi giorni di galera, senza alcuna prova ma solo sulla base delle deposizioni dei poliziotti. Non è vittimismo, ma soltanto la totale vicinanza umana e politica ai “bravi ragazzi” del 12 aprile, ai notav ingiustamente accusati di terrorismo, ad ogni prigioniero politico rivoluzionario ed a tutti i poveri incarcerati di questo schifoso stato. Perchè a loro malgrado stanno dimostrando ancora una volta che il problema della giustizia e di tutte le pippe connesse su giustizialismo e garantismo, è solo ed esclusivamente una chiara questione di classe…
MATTEO LIBERO! LIBERI TUTTI!


Comments are disabled.