Maledizione, ho i polmoni che mi bruciano, ora vomito, dove cazzo è la bottiglietta col maalox?? Maledetti bastardi, e maledetto me, come mi ci trovo qui, a 1000km da casa, in mezzo ai boschi, a respirare il fumo dei lacrimogeni?
La risposta la so, tutta colpa di quella giornata di 10 anni fa, andai in piazza con i miei genitori e vidi qualcosa che a Cosenza non penso si fosse mai visto. Vidi la città invasa da gente, da manifestanti provenienti da tutta Italia. Vidi piazza Fera strapiena e capii che stava succedendo qualcosa di straordinario; mio padre si ricordava di quando quella volta a piazza Fera venne non so chi, avrebbe potuto raccontarmi qualsiasi cosa, io in quel momento non ascoltavo, ero troppo preso a guardare tutte le varie anime che componevano il corteo, a prendere tutti i volantini che venivano distribuiti, ad ascoltare i cori che venivano scanditi.Avevo 15 anni, non ero di certo un bambino, e di politica ne discutevo da sempre, a casa, con mio nonno, a scuola, ma non avevo mai toccato con mano cosa volesse dire far politica “attiva”; il mio riferimento erano i giornali, avvenimenti quotidiani, internet, e ritrovarmi di fronte a quella marea di gente, di rivendicazioni, fu un evento nuovo. Mi si aprì un altro mondo, iniziai a intravedere la politica, quella vera, quella delle lotte, e qualcosa mutò, anche nella consapevolezza di non essere il solo a pensare che “un altro mondo è possibile”.
Non potevo rimanere a casa quel giorno? a quest’ora non sarei qui, forse era meglio… Vabbè non ci credo nemmeno io a quello che sto dicendo, sicuramente allora non avrei mai nemmeno immaginato una situazione del genere, ah cazzo ecco la bottiglietta, “grazie”, dico al compagno di fianco, “ora vameglio”.
Il fumo si allontana, si respira finalmente, mi guardo intorno, i pensieri si riordinano, sento scandire a ritmo cadenzato “1” “2” “3”, la rete cade e un boato di gioia si leva al cielo, ecco perché sono qui!
Guido Laremi