Mai più

9 gennaio 2013 alle ore 20.00

Piango terra, piango. Della privazione della terra, dell’esproprio dell’esistenza.

Come fate a non capire, che state lassù, a farci mangiare la merda, come fate a non capire la vita?

Voglio vivere felice, voglio vivere bene, e non può esserci nulla di male in questo, nulla.

Agito la penna per svuotare il corpo dalla tensione.

Voglio vivere bene, senza di voi. Si. Senza nessuno di voi, senza nessun oppressore nè leader, senza nessun capo, secondino o catena.

Voglio vivere libera tra gli uomini liberi.

Voglio spegnere la vostra autorità su questa terra, oscurare il potere che vi ha reso il cuore nero.

Voglio lottare, ridere e gioire, voglio vedervi tristi, tristi come noi ora, noi, che ora siamo costretti, e la colpa è solo vostra.

Di voi, che avete lasciato che le tenebre vi colonizzassero l’anima.

Voglio lottare, ridere e gioire, voglio vedervi tristi, tristi come noi ora, noi, che ora siamo costretti, e la colpa è solo vostra.

Di voi, che avete lasciato che le tenebre vi colonizzassero l’anima.

Di voi, che non avete mai incontrato la Resistenza, di voi, che siete i potenti. Dovete marcire fuori come lo siete già dentro da sempre.

E la mia pace non è la vostra, e non lo sarà mai.

E la pace e la libertà di tutti gli uomini e di tutte le donne arriverà con la vostra morte, con la condanna a patire l’eternità del potere.

 

Allergica al denaro, mi costringete con violenza inaudita a toccarlo ogni giorno, ad averlo sempre addosso, addirittura mi forzate a sperare di averlo addosso.

La mia vita è un’imposta. Ed io vi odio, io odio il potere con tutta l’energia che ho dentro e intorno, vi odio e lo voglio gridare, voglio sputare sui vostri simboli, imperanti sulle teste di noialtri, quelli che stiamo sotto, quelli a cui instillate i desideri ed i bisogni, le voglie ed i gusti.

Il male puro esiste, la terra ne è infetta, il male siete voi. Ed io ancora non mi rassegno, continuo a versare nel mondo torrenti di ingenue speranze, non inquinate dalla vostra barbarica sete di sempre più potere.

Come può essere questa la pace? Questa è la distruzione, l’avvento dell’Apocalisse. Siete putridi, marci, avvizziti. Siete merda sul trono, ed io voglio scaricarvi nel cesso, giù, per le fogne di questi orridi luoghi da atterire gli occhi, i luoghi che avete eretto voi, con la vostra sporca avidità.

E dopo che vi avremo cacciato per sempre, abbatteremo i titani mostruosi di cemento, dove ci avete costretto a sopravvivere per troppo tempo, e sulle macerie della vostra epoca buia sbocceranno milioni di fiori di tutti i colori del mondo, e nasceranno nuovi colori.

Come si può vivere fuori dalla gioia? I vostri spiriti atrofizzati riescono ancora ad avvertire l’invidia dei nostri sorrisi enormi. Non ce la farete mai a spegnerli tutti; continuerete ad essere trafitti dagli spilli di tutte le sensazioni più atroci, finchè non ce la farete più, perchè vi butteremo giù.

Ed il mondo non avrà padroni, mai più.

 

Hurriya


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