Voglio restare

2 marzo 2013 alle ore 18.52
Le menti confondono un pò,pensano, pensano,

e tutto ciò che pensano si perde

e anch’io mi perderò.

Cerco un po’ di pace,

voglio restare ancora e ancora…

Ho corso tanto,

ho assaggiato il dolore,

perché ogni giorno si da odio con amore.

E porto addosso ancora troppo rancore:

è amore!

 

È l’insoddisfazione perenne,

la mancanza di alternative,

la musica che scorre forte…

notti senza prospettive!

L’incertezza batte come un’ombra,

quanto ancora c’è da perdere?

Quanto ancora vagherò in mezzo alla folla?

Questo fuoco che mi brucia dentro chi lo saprà spegnere?

C’è ancora tanto vino per dimenticare,

tanto da fumare per imparare a sopportare,

un mondo tanto grande persino da poter guardare…

…mi chiedo quanta rabbia manca ancora per saper lottare…

Il sapore della strada è sempre amaro, quel grigio non lo scordi,

non scordi il rosso che lo tingeva sin da quando eri bambino,

fino a che punto si può andare avanti di ricordi?

Non c’è tregua, il tempo scorre, resta la rabbia,

e l’illusione di un futuro che ci annebbia,

non c’è spazio per i sogni in questo tempo,

perché correre se questa vita va e viene come un lampo?

Ed ogni giorno aumenta il caos, divampano le frustrazioni,

cosa mi ritrovo in mano?

Qual è il segreto per distrugger le illusioni?

In fin dei conti gli anni son davvero tanti,

così tanti che distribuiscono felici istanti e rimpianti,

sembra quasi una ruota che gira per tutti in proporzioni giganti…

…e allora perché non tendere al massimo prima che gli anni diventino pesanti?

È la vita, è una ruota, è una storia antica e segreta, ed è dura per tutti,

è amica a tratti, perché l’aspetti? I progetti vanno distrutti!

Non si può giocare con i propri drammi,

non è il caso di compiacersi dei propri discorsi,

non serve disfarsi dei propri panni,

troppe chiacchere fan danni, senza troppi sforzi!

Quanto tempo abbiam sprecato?

Quanto per chiarire la ibertà come concetto

In quanti sogni mi sono visto amato

di una troppa bontà che non accetto?

È davvero troppo dura dare un senso a questa misera esistenza,

ma è inconcepibile non provarci per puro disinteresse,

o rintanarsi in evasioni instabili e lisergiche,

solo per sopperire un’assenza…

non è semplice correre dietro un sogno senza poter rifiatare,

e soprattutto a cosa serve,

visto che siam certi di dover morire,

e allora non serve neanche doversi rassegnare,

perché tutto va male, questa vita da una vita è sempre uguale…

…è un vortice e non smette di girare

intorno a questo enorme conflitto di interessi,

e dovremmo esser noi stessi a spingere per il conflitto,

affinché i nostri troppi sogni non vadano dispersi.

Perché questi sogni sono il frutto di attimi

assaporati senza chieder niente in cambio,

intrecci di debiti e crediti stipulati con la vita, sempre a tratti,

la sintesi di un presente che corre, morde e non da scampo.

 

Sioux….


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