Thanks with anger (grazie per la rabbia )

6 giugno 2013 alle ore 2.14
1231)      Tesi: stasera mi riposo. Antitesi: ma non ho sonno. Sintesi: devo dormire domani lavoro.Già, il lavoro …La zingara mi disse: «dovresti essergli grato. Ti danno la possibilità di esprimere le tue potenzialità, e poi trovare lavoro qui, senza laurea! È già difficile su da noi, figurati qui! Ma che scherzi!? Ascoltami dovresti essergli grato, fidati!» in quel momento pensai: 

[Tesi : forse ha ragione, questi non sono tanto male e poi mi poteva andare peggio, potevo finire un call center.

Antitesi: Il lavoro è sempre una merda. E poi sono un precario, mi sfruttano e mentre lo fanno sussumono, senza rendersene conto, le nostre pratiche.

Sintesi: Canzone dei 99 Posse che fa più o meno così : “è questo lo straordinario obbligatorio/chi vola alle Bahamas e chi va all’obitorio/e dovremmo pure dirgli grazie/perché offrono lavoro.]

 

Oggi Penso: alla fine mi sono fatto male e non ero coperto da assicurazione, non mi pagano da 4 mesi e di contratto nemmeno l’ombra …

 

     [Tesi: volevo bene alla zingara e questo mi ha ingannato, era chiaro che non era una di noi. Si vedeva, troppo altolocata, vita facile viaggi lunghi, poca strada e poi … parlava un’altra lingua! non era cattiva ma non c’aveva capito un cazzo.

 Antitesi… non pervenuta!

Sintesi: Canzone di De Gregori che fa più o meno cosi: “Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente/ ma una zingara è un trucco”]. Continue reading


R*esist

2 ottobre 2013 alle ore 16.03

 

1Non basta voler capire il mondo, volerlo studiare, il mondo bisogna affrontarlo. Giorno, dopo giorno, dopo giorno, fino a sentirti male, fino a che non ti abbandonano le forze. Ogni fottuto istante di questa esistenza quasi surreale, e quando pensi che non ce la fai più, fai un altro passo. Non potrà far più male di quanto fa male rimanere fermi a guardare. Sfruttati, frustrati, sottomessi. Resi schiavi nella mente. Inermi di fronte ad un bombardamento d’immagini e colori continuato e persistente, invadente.  Continue reading


Di scirocco, barbari, briganti e banditi

Qualche parola delirante dal bagnasciuga

Tornare a Reggio da emigrato di seconda generazione mi pone sempre molte domande. Non sono né carne, né pesce, né dentro a pieno a questa terra, né completamente al di fuori da non conoscerne alcuni meccanismi, alcune vene, alcune particolarità. A cavallo tra due mondi si dice a volte. Il mio sguardo sui luoghi che attraverso è quindi figlio di questa situazione. Testimonia la necessità di trovare delle spiegazioni, su di me, sul posto da cui provengo, certo, sulle mie radici perse tra le fronde degli uliveti e dei boschi di pini marittimi, sul dove e come, ma anche sui tanti enigmi che nasconde questa terra bellissima e orribile, violenta e pacifica, dolce e acre allo stesso tempo.  Continue reading


Tracce di vita su Marte…..Curiosity all’assemblea di ateneo del 18 dicembre 2013 all’unical

Curiosity_su-marteLa sonda della Nasa «Curiosity»,arrivata su Marte nell’agosto del 2012, ha scoperto per la prima volta la prova di un antico lago d’acqua dolce, confermando le ipotesi secondo le quali nel Pianeta Rosso ci sarebbe stata acqua in passato. E forse le condizioni per la vita, almeno a livello microscopico.

C’è vita  su Marte…..forse !?
Sono stato all’assemblea di ateneo dell’università della calabria. Ho visto precari talmente ricattati da ridursi a mostrare tristemente cartelli per ore senza dire una parola. Ho visto la parassitaria rappresentanza studentesca e collettivi dal basso spessore politico, implorare baroni e rettore di fornire risposte a presunte domande a cui dovevano trovare soluzioni, per fare la “rivoluzione”al posto degli studenti….In un clima talmente becero e patetico da fare impallidire le migliori esibizioni del bagaglino ( il buon PippoFranco, La signora Leonida e Martufello… chi se li ricorda…)….Nella più profonda decadenza corporativa che riempiva le giacche di forfora e l’aria degli aliti fetidi di vecchi cortigiani da basso impero, si parlava solo di soldi e di come elemosinarli al ministro di turno. Questa triste sceneggiata dal finale già scritto si teneva alla presenza di pochissimi studenti in un aula magna gremita di baroni e lacchè. Era del tutto fuori luogo la presenza degli universitari che pagano tasse sempre più alte,quelli che non hanno casa, quelli che per pagarsi l’affitto sono costretti a lavorare sfruttati in bettole e call center, oppure dopo la laurea ad emigrare in cerca di fortuna con le scarpe bucate ed il portatile rotto.

Continue reading