E le schegge infrante d’una molotov, che sfrecciano impazzite, riflettono istanti di ribelle amore per la vita
Anonimo
La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla.(L. Sepúlveda)
E le schegge infrante d’una molotov, che sfrecciano impazzite, riflettono istanti di ribelle amore per la vita
Anonimo
votare o non votare … questo è il problema?
Io voto!
Io non voto, purtroppo
Io voto perché votare è un diritto dovere
Io non voto perché votare fortunatamente è solo un diritto
Io voto perché l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro
Io non voto perché il lavoro è stato dislocato all’estero e la democrazia è fuori produzione
Io voto perché il segretario e il presidente, anche se non li conosco, sembrano proprio delle belle persone
Io non voto perché da piccolo mamma mi ha insegnato a non fidarmi degli sconosciuti
Io voto perché ci credo
Io non voto perché non sono fesso
Io voto perché se andiamo al potere … sono cazzi!
Io non voto, perché non sono sadomasochista
Io voto perché voglio essere governato da gente seria
Io non voto perché si governano solo le bestie
Io voto a destra, perché non mi frega niente della questione morale
Io voto a sinistra, perché la questione morale…
Io non voto né a destra né a sinistra perché è una questione morale
Io invece voto per i moderati, perché sono uno di loro
Io non voto per i moderati perché non sono un figlio di puttana
Io voto perché le cose non vanno bene e devono cambiare
Io non voto perché da quando si vota le cose non sono cambiate affatto
Io voto perché sono disoccupato e hanno detto che se vinciamo mi danno un posto di lavoro
Io non voto perché ero disoccupato anche alle ultime elezioni
Io voto perché le tasse sono troppo alte e il mutuo della banca mi sta uccidendo
Io non voto perché le mie tasse servono per finanziare le banche
Io voto perché mi pagano 50€ per una X
Io non voto perché la mia dignità non ha prezzo
Io voto per il cavaliere perché la notte sogno di essere come lui anche se faccio l’operaio
Io non voto per il cavaliere perché faccio l’operaio e la notte mi sveglio per andare a lavoro
Io voto per Bersani, perché è un compagno
Io non voto Bersani perché “era” un compagno
Io voto per Ingroia perché è contro la mafia…
Io non voto per Ingroia perché chi va tra gli zoppi prima o poi viene azzoppato
Io voto per Monti perché credo e mi riconosco nella sua agenda
Io non voto per Monti perché sono ateo
Io voto, e li voterei tutti per il bene del paese
Io non voto, e vorrei lo facessimo tutti per il bene del paese
Di Giovanni Sao Parrotta
9 febbraio 2013 alle ore 14.53
Diecimila e rotti giorni fa la parola politica era fatta di materia combustibile. Poco meno di quarant’anni fa
ne faceva consumo la più agitata delle generazioni dalla storia d’Italia, quella che ha conosciuto più prigione e inceppato più a lungo i poteri costituiti.
Diecimila giorni fa la televisione era pubblica e democristiana, nel mondo i partiti di sinistra si chiamavano comunisti e nelle piazze d’Italia scendeva la più forte sinistra rivoluzionaria d’Occidente.
Un fantasioso ministro degli Interni, cioè di polizia, inventava squadre speciali di agenti in borghese che sparavano contro le manifestazioni di quella sinistra rivoluzionaria. Quest’era l’aria di palazzo nell’Italia del ’77.
Ero a Roma, spiantato da poco. Dopo sette anni di Lotta Continua a tempo pieno, un suo congresso ne aveva sancito il collasso. Non per estinzione, ma al punto di massima espansione si affondava da sola, senza bisogno di scissioni e spaccature. Il vincolo di appartenenza, il più forte fondato, si scioglieva come un nodo qualunque. Continue reading
22 maggio 2013 alle ore 23.59
Lui e lei, sulla soglia della porta.. il giorno della rivoluzione.
Lui : Dai, vieni fuori, non sai che ti perdi!
Lei : Non posso, sto leggendo un libro.
Lui : Ma che libro, te lo mostro io come si scrivono nuove parole!
Lei : Non posso, sto preparando quel progetto per ottenere i finanziamenti.
Lui : Ma che progetto, non hai capito, qui viene tutto giù, dobbiamo ricostruire e sarà bellissimo! Continue reading
Vola
Nel cielo intravedo sogni, giunti così in alto per la tua virtù
Virtù da rivoluzionario, da onesto, da sognatore.
L’azzurro del cielo è lo scenario assoluto per la ribellione
L’altitudine consente di afferrare le idee e mutarle in realtà. Continue reading
Erri De Luca
Penso, scrivo, cado. Mi tiro su. Errante. Errante è la mente, ed il corpo appresso, a seguito dell’orda di pensieri che attraversano imperturbabili le vie di questo mondo tetro.
Un palcoscenico buio, coi sedili illuminati ed un sipario scassato, che non cala neanche a pregarlo.
Ed una massa di genti amorfe si compatta in un’ameba indistinta, ad osservare inerme quello sfacelo davanti agli occhi, spalancati, quel teatro d’orrori e brutture, mentre va in scena il dramma della tua vita. Continue reading
Se non hai sentito l’erba umida sulla schiena, testato la scomodità della sabbia, se non sei uscito da una sessione amorosa con ramoscelli tra i capelli o fango sui jeans, se non ti sei mai rifugiato nel bagno di scuola, in un sottoscala dell’università, nella cantina del condominio dei tuoi genitori, non hai avuto un orgasmo sul bus o sul treno che prendi tutti i giorni, se non puoi vantare una certa agilità all’interno dell’auto, se non hai mai provato nulla di tutto ciò, nemmeno con l’immaginazione, allora hai perso qualcosa: mani fredde, un cielo stellato dentro di te, il brivido di un’urgenza soddisfatta anche quando ci sono diecimila case sfitte e neanche un posto per scopar con te.
Sono la voce dei tuoi pensieri sconci, sono quella parte della tua coscienza che grida: «Voglio baciare i maschi (e anche le femmine)! Rock’n’roll!», quella che sgranocchia popcorn quando sei ubriaca, Continue reading
Maledizione, ho i polmoni che mi bruciano, ora vomito, dove cazzo è la bottiglietta col maalox?? Maledetti bastardi, e maledetto me, come mi ci trovo qui, a 1000km da casa, in mezzo ai boschi, a respirare il fumo dei lacrimogeni?
La risposta la so, tutta colpa di quella giornata di 10 anni fa, andai in piazza con i miei genitori e vidi qualcosa che a Cosenza non penso si fosse mai visto. Vidi la città invasa da gente, da manifestanti provenienti da tutta Italia. Vidi piazza Fera strapiena e capii che stava succedendo qualcosa di straordinario; mio padre si ricordava di quando quella volta a piazza Fera venne non so chi, avrebbe potuto raccontarmi qualsiasi cosa, Continue reading
Marta aspetta alla fermata la corriera, come ogni giorno la sua vita prende il ritmo della triste normalità. Stesse immutabili abitudini, stesse facce, stessi posti. Tutte le mattine si ripetono identiche nel pulire cessi e pavimenti per 450 euro al mese. Si spaccava la schiena per una miseria, sola e triste, costretta ad andare avanti per inerzia e per istinto di sopravvivenza dall’alto dei suoi 27 anni. Solo il sogno mai arreso di poter cambiare e stravolgere la vita le dava la forza per continuare. L’odio ed il desiderio di rivincita, rivalsa, vendetta,… chiamatela come volte…, verso le regole di una società malata e meschina, non gli permettevano di arrendersi ma gli imponevano di lottare ogni giorno resistendo al barbaro sfruttamento che subiva. Non voleva e non poteva ritornare dalla famiglia nel paesello, per firmare definitivamente la propria resa e la sua sconfitta. Quella era la sua vita e doveva combattere fino alla fine…. Continue reading